l'Atelier Rvanda (intervista)
“Ogni cittadino della UE consuma in media 16 tonnellate di materiale all'anno...
Dovremmo progettare più idee e meno oggetti”.
Emblematica la frase con cui ci si “scontra” una volta entrati nel sito del prof. Morpurgo: a riassumere il concetto che la crisi che sta vivendo il design non è solo finanziaria e produttiva ma anche, e soprattutto, culturale. Per questo motivo non si può, banalmente ridurre il problema alla sola qualità degli oggetti prodotti in serie; è necessario sviluppare modelli di crescita che superino gli sprechi e le disuguaglianze che la “civiltà” industriale ha determinato: il ritorno a procedimenti di tipo artigianale, sviluppando nuovi sistemi di produzione e consumo, potrebbe essere una soluzione; tuttavia questa opportunità può nascere unicamente dalla presa di coscienza dei limiti delle risorse naturali.
segue
GDC e Spazio e Società (intervista)
La rivista nasce in Francia nel 1970, arriva in Italia nel 1975 come traduzione dell’edizione francese, successivamente si distacca e assume la sua autonomia, nel 1978 la direzione passa a Giancarlo De Carlo e ricomincia dal numero uno.
Rimasero dei rapporti con la rivista francese diretta da Lefevre? Quali?
Cosa cambiò quando la direzione passò a De Carlo?
segue
Design artigianato e sviluppo post industriale
Nell’affrontare il ruolo del design nei progetti di cooperazione internazionale è necessario partire dalla crisi generale che stiamo vivendo in questo complesso momento storico.
Una crisi non solo finanziaria e produttiva ma anche, e soprattutto, culturale.
L’ incapacità di progettare, o forse solo immaginare, un diverso futuro per le nuove generazioni è il dato più evidente di questa crisi di idee, e di valori, che purtroppo sta caratterizzando il nuovo millennio.
segue
Il Progetto e i progetti
La differenza tra il Progetto e i progetti è uno dei temi su cui dovremmo maggiormente ragionare volendo superare l’attuale crisi della “progettazione”: scuole, libera professione ecc.
La tesi che vorrei sostenere è: forse sono aumentati i progetti ma si è perso il Progetto.
Sicuramente in questi ultimi 40 anni sono aumentate le occasioni di realizzare progetti.
segue
Il design delle fibre vegetali
La cottura, voluta o accidentale, di impronte di intrecci di fibre vegetali su materiali ceramici preistorici ha consentito di conservare fino a noi le prime tracce di questa lavorazione che avveniva già nell'Età del Bronzo.
Cassapanche, cofani e tavolini in canna e papiro ritrovati in Egitto nelle tombe dei faraoni dimostrano come l'arte di intrecciare fibre vegetali per realizzare componenti di arredo fosse già sviluppata in quell'area nel 2000 a.C.